20 maggio 2009

Angeli e Demoni (R. Howard, 2009)

Il film, tratto dal best seller di Dan Brown (precedente ad Il Codice Da Vinci), racconta gli intricati e loschi rapporti tra Chiesa e Scienza.

Qualcuno pensava che peggio de Il Codice Da Vinci non si potesse fare (a me invece non era dispiaciuto). Ma, a parer mio, dovranno ricredersi perché Angeli e Demoni è più brutto. Ciò significa che è meno graffiante, meno carico emotivamente, meno coinvolgente. Non si può paragonare il fascino di una presunta storia d'amore tra Gesù e Maddalena con gli screzi millenari tra Scienza e Chiesa! Il paragone non regge proprio!

Neanche Robert Langdon (Tom Hanks) è lo stesso, questa volta risolve gli enigmi in modo sbrigativo senza nessun particolare sforzo cognitivo, e questo inevitabilmente pone l'accento sugli aspetti di fiction.

Ayelet Zurer (studiosa che lavora a Ginevra per la creazione dell'antimateria), non avendo il fascino e il carisma di Audrey Tautou, rimane confinata in un ruolo marginale e abbastanza inespressivo.

Ewan McGregor nei panni del Camerlengo mi è parso davvero ridicolo, quindi assolutamente bocciato.

Questa volta i presunti attacchi alla Chiesa cattolica, che avrebbero costretto Ron Howard e la produzione alla realizzazione digitale della Città del Vaticano a causa dei negati permessi di ripresa diretta, sono davvero blandi. A me è sembrato, anzi, di assistere ad un film strettamente legato e rispettoso dei canoni e dei simboli cattolici.

Per finire, devo dire che la tensione non arriva mai alle stelle (tranne che nella scena degli archivi vaticani) e il finale è abbastanza prevedibile. Difetto non da poco per un thriller complottistico.

Voto: 4

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