10 dicembre 2011

1921 – Il Mistero di Rookford (N. Murphy, 2011)

Locandina 1921 - Il Mistero di Rookford

Londra, 1921. L’Inghilterra è profondamente scossa dai milioni di morti causati dalla guerra e dalla Spagnola. La scrittrice di successo Florence Cathcart (Rebecca Hall) collabora con la polizia per smascherare sedicenti medium che lucrano sul dolore delle persone che hanno perso un familiare.  Florence è una delle poche donne erudite dell’epoca, è indipendente e fermamente razionale finché non viene coinvolta da Robert Mallory (Dominic West) nel misterioso caso di un bambino trovato morto in un collegio di campagna. Dopo pochi giorni di indagini il mistero sembra risolto, ma le certezze di Florence cominciano a vacillare.

Nick Murphy (al suo primo lungometraggio) approfitta dell’atmosfera tetra e misteriosa della campagna inglese per confezionare un thriller vecchia maniera senza troppa fatica. Basta un cielo plumbeo, un bosco fitto, una residenza nobiliare decaduta per farci sentire qualche brivido, grazie anche alla fotografia efficacemente gestita. Non aspettatevi un thriller rivoluzionario, perché questo film è un po’ un collage di soggetti già visti e rivisti come The Other o Giro di vite di Henry James. Ma nonostante pecchi di originalità, è capace di mantenere viva l’attenzione e di far fare qualche balzo sulla poltrona.
Rebecca Hall dimostra di saper reggere il ruolo di unica protagonista e si destreggia bene tra misteri e fantasmi.

Voto: 7

9 dicembre 2011

Midnight in Paris (W. Allen, 2011)

Locandina Midnight in Paris

Prendi la splendida Parigi, un pizzico della sottile ironia di Woody Allen e la musica senza tempo di Cole Porter, otterrai un film indimenticabile. E da una sceneggiatura che si basa sulla nostalgica malinconia dei bei tempi passati non puoi che aspettarti questo: un regista 77enne che firma l’ennesimo capolavoro che rimarrà nella storia.

Il protagonista è Gil  (Owen Wilson) uno scrittore/sceneggiatore americano in vacanza a Parigi con la futura moglie Inez (Rachel McAdams) e i suoceri. Gil è un uomo irrisolto, non sa cosa vuole dalla vita e non sa che futuro lo aspetterà. Ha una sola certezza: il grande amore per Parigi. Proprio la magia della Ville Lumiêre a mezzanotte di ogni sera lo catapulta nella Parigi degli anni Venti, popolata dai suoi grandi miti della letteratura quali Hemigway, T.S. Eliot, Scott Fitzgerald, dell’arte quali Pablo Picasso e Salvador Dalì (Adrien Brody). Il fervore artistico di quell’epoca ridona a Gil la voglia di vivere, allontanandolo da un presente deludente («perché deludente è la vita stessa»). Ma si può vivere per sempre nel romantico ricordo del passato? Gil e Allen ci rispondono di no. Bisogna avere il «coraggio» (la parola magica di Hemigway) di essere felici nel presente, liberandoci di quelle zavorre che non ci permettono di essere noi stessi.
Un soggetto e una sceneggiatura senza limiti di spazio e di tempo che trova (purtroppo) il suo protagonista in un Owen Wilson scialbo e monocorde, affiancato dalla recitazione “posteriore” di Rachel McAdams (lo stesso Allen sembra preferire la prova attoriale del suo sedere più che della sua faccia!). Bravissimi invece Adrien Brody, Michael Sheen e gli altri attori di contorno.

Voto: 9

16 settembre 2011

This is England (S. Meadows, 2006)

Inghilterra, 1983. Shaun ha dodici anni e la sua vita è un inferno. I compagni di scuola lo deridono continuamente per il suo abbigliamento hippie e fuori moda, suo padre è morto nella guerra delle Falkland lasciandolo solo con la madre e le difficoltà economiche non mancano. L'incotro casuale con un gruppo di giovani skinhead cambierà la sua vita.
Il tipico racconto di formazione in cui il protagonista si imbatte nelle prime esperienze sessuali, nell'incarnazione del bene e del male, nella violenza e nei meccanismi sociali e politici della società in cui vive.
L'ottimo spunto per descrivere il movimento skinhead si appiattisce spesso in una sceneggiatura ridondante e immobile. Il giovane Thomas Turgoose è bravissimo nei panni del ragazzo confuso e incazzato grazie alla sua (forse naturale) espressione corrucciata.
Lo sguardo autobiografico del regista Shane Meadows sull'Inghilterra dei primi anni '80, attraverso gli ideali degli skinhead, ne rivela tutte le contraddizioni: un amore talmente grande per la propria terra da sfociare nella violenza e nel razzismo.

Voto: 6,5

23 giugno 2011

Le donne del 6° piano (P. Le Guay, 2011)

Commedia piuttosto tiepida il cui unico vero pregio sta nella capacità di tratteggiare con divertente precisione gli anni '60 del conformismo francese e del franchismo spagnolo. Gli inevitabili stereotipi di classe (borghesi/domestiche) sono a volte spinti fino al macchiettistico.

Voto: 6

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4 giugno 2011

Corpo celeste (A. Rohrwacher, 2011)

Un'opera prima coraggiosa. Alice Rohrwacher (la sorella di Alba) strizza l'occhio a Matteo Garrone e al cinema grottesco di Ciprì e Maresco, per raccontare la provincia di Reggio Calabria in tutte le sue arretratezze culturali e sociali, ma anche nella smania del moderno e del tecnologico. L'acerbo senso critico di una ragazzina di 13 anni ci ricorda quanto sia dura essere diversi, quando ci si accorge di essere un "corpo celeste", lontano anni luce dalla Terra.
Bellissimo!

Voto: 9

2 giugno 2011

Il primo incarico (G. Cecere, 2010)

Il primo incarico per Giorgia Cecere. Un film dilettantesco, spesso mal recitato. Isabella Ragonese sa fare di meglio, forse quando è diretta meglio. Peccato, perché la sceneggiatura è interessante e molto vera.

Voto: 5

30 maggio 2011

The Tree of Life (T. Malick, 2011)

Dopo 2001: Odissea nello spazio, 2011: La vita sulla Terra.
Un film sul senso della vita. Malick ci mostra come il microcosmo della famiglia racchiuda in sé tutte le dinamiche del mondo conosciuto: la nascita, la morte, il senso del divino, l'amore, la crudeltà... Possono delle immagini trasmettere lo smarrimento e la solitudine dell'uomo davanti alla grandezza della natura? Malick ci prova con questo film "sperimentale" e, secondo me, ci riesce.

Voto: 8

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