8 ottobre 2009

Cosmonauta (S. Nicchiarelli, 2008)

Susanna Nicchiarelli racconta nella sua opera prima l'adolescenza di Luciana, vissuta tra l'impegno comunista e i primi amori.

Cosmonauta è un'ottima opera prima ambientata negli anni '60, gli anni della conquista sovietica dello Spazio, gli anni in cui il Pci era il secondo partito d'Italia. Luciana è interpretata da Mariana Raschillà, una liceale romana non professionista, scelta perché un po' goffa, con qualche debolezza fisica, lontana dagli stereotipi del cinema e per questo più reale.

Susanna Nicchiarelli racconta questa storia in modo così personale e preciso da sembrare autobiografico, ma la verità è all'esatto opposto: la regista ha, infatti, studiato in una scuola americana; da ragazza credeva esistessero solo Armstrong e Aldrin, ma durante un viaggio a San Pietroburgo, visitando il museo della cosmonautica, ha iniziato a pensare che altre bambine erano cresciute con altri racconti... e così è nato Cosmonauta. Come dice Arturo, fratello epilettico di Luciana: "Si dice cosmonauta, perché gli astronauti sono gli americani".

Un film delizioso che alterna sapientemente momenti drammatici a momenti da commedia italiana.

E' stato per me un dolce tuffo nell'adolescenza passata. Gli anni dei primi amori, delle prime delusioni, gli anni del fervore politico.

Vorrei sottolineare altri due aspetti che ho molto apprezzato: primo, il coraggio di rivelare il maschilismo di cui sono intrise le sezioni di partito; secondo, la godibilissima colonna sonora composta da grandi successi degli anni '60 rivisitati in chiave contemporanea, che accompagna in perfetta simbiosi molte scene cruciali del film.

P.S.: guardate il trailer perché la scena iniziale in cui Luciana si rifiuta di uscire dal bagno per partecipare alla sua prima comunione è esilarante!

Voto: 8

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